Il cibo dell’anima
Intervista
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Intervista a Claudia Gobbi, Facility Management Hera
Claudia Gobbi è responsabile dei servizi alle persone nella struttura del Facility Management e si occupa della gestione degli spazi all’interno del Gruppo, come molti lavoratori del Gruppo Hera ha continuato anche in pieno lockdown.
In azienda da oltre trent’anni, Claudia non si era mai trovata di fronte ad una situazione critica come nei mesi della pandemia, tuttavia come molti lavoratori del Gruppo Hera ha continuato il suo lavoro anche in pieno lockdown. “Ci siamo subito resi conto della gravità della situazione. Occorreva prendere misure per la tutela dei colleghi e prenderle in fretta. mettendo in pratica tutte le indicazioni del Comitato di sicurezza”
“Tutto l’anno è stato molto impattante, i primi tre mesi in particolare, ma i risultati ottenuti ci hanno dato conforto e i controlli svolti dalle autorità competenti hanno confermato la correttezza delle procedure. Ci siamo sentiti davvero utili nei confronti dell’azienda e dei colleghi. Un esempio tra tutti, il fatto di continuare a tenere aperte le mense aziendali durante il lockdown è stato molto importante per i colleghi operativi, in un momento in cui al di fuori dell’azienda non c’era nulla di aperto”.
Amante dei viaggi, della musica e dell’arte, Claudia ha sofferto le restrizioni Covid che le hanno impedito di coltivare le sue passioni. Aprirmi con i viaggi ad altre culture e a ciò che è diverso da me è un’esperienza sempre molto coinvolgente”. Quello che le manca di più è, dice, “il cibo dell’anima”: mostre, cinema, teatro. “Non basta curarsi del nutrimento del corpo: la cultura è un aspetto fondamentale della vita. Come architetto andare alle mostre, ai musei, mi serviva da stimolo per aprire la mente e far nascere nuove idee anche per il mio lavoro”.